“Nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia”

M. V. Montalbán


31 marzo 2012

Occhio alla Red Bull!

Ad oggi il consumo della Red Bull è molto elevato e negli ultimi anni si è registrato un incremento del suo utilizzo, specialmente tra i più giovani.

Che cos'è la Red Bull?
La Red Bull fa parte delle bevande definite "funzionali".
Gli ingredienti principali della Red Bull sono: il primo su tutti caffeina, taurina (un aminoacido naturalmente presente nel nostro organismo), glucuronolattone (un derivato dello zucchero), saccarosio, glucosio, qualche vitamina e infine acqua.
La Red Bull si fa pubblicità dichiarando (alla lettera) che "grazie alla sua combinazione unica di ingredienti, Red Bull Energy Drink stimola corpo e mente. Red Bull Energy Drink è stato concepito per coloro che vogliono avere una mente lucida e concentrata, che fanno attività fisica o sono sempre in movimento e desiderano avere un ottimo rendimento, e che allo stesso tempo vogliono condurre uno stile di vita dinamico e divertente. 
In altre parole, Red Bull mette le ali a coloro che vogliono essere mentalmente e fisicamente attivi, entusiasti di vivere a pieno la propria vita."
Il tutto è inoltre sostenuto da una serie di articoli scientifici.
Il prodotto viene quindi presentato come una bibita alquanto miracolosa che migliora la memoria, solleva l'umore, dà energia e così via. Come le altre bevande funzionali, è stato introdotto nel mercato con la promessa di migliorare la salute.

...Ma offre davvero dei benefici?
L'American Dietetic Association, dal canto suo, sostiene invece che la maggior parte delle bevande funzionali non ha la probabilità di dare benefici alla maggior parte delle persone sane.
Il quantitativo degli ingredienti aggiunti non è identificabile sull'etichetta dei prodotti. E la loro sicurezza - dosi ottimali, interazioni e conseguenze a lungo termine - è sconosciuta.
Per quanto riguarda l'energia, gli energy drink sono in grado di fornirla realmente?
Sotto questo punto di vista specialmente gli atleti fanno uso di Red Bull, inconsapevoli del fatto che non rappresenta la bevanda ideale per gli sportivi. Il quantitativo di caffeina presente, anche se inizialmente può dare una spinta energetica, può incidere negativamente sul rendimento e la performance fisica. Inoltre la concentrazione di zuccheri, parallelamente all'effetto diuretico della caffeina, è in grado di rallentare l'assorbimento di acqua da parte dell'organismo ed aumentarne le perdite con la sudorazione e le urine, influenzando negativamente l'adeguata idratazione, necessaria, oltre che in condizioni di riposo, specialmente per svolgere al meglio l'esercizio fisico.

Si tratta di una bevanda pericolosa? 
La risposta individuale agli effetti farmacologici della caffeina è molto variabile. In alcuni soggetti l’assunzione di energy drinks può causare un eccessivo aumento della frequenza cardiaca ed un incremento della pressione sanguigna.
Non a caso in alcuni paesi europei ed extraeuropei ne viene controllata la vendita.
Spesso infatti, bevande come la Red Bull, non si trovano sugli scaffali dei supermercati, alla portata di tutti.
Addirittura, paesi come la Danimarca e la Norvegia ne vietano la vendita; in Francia l'autorizzazione al commercio è stata ottenuta solo nell'aprile 2008, mentre in Gran Bretagna viene liberamente commercializzata con delle precise indicazioni sulle etichette per quanto riguarda il rischio di assumerla per le donne in gravidanza, per i minori, per i cardiopatici e in associazione con le bevande alcoliche (es. Vodka RedBull). 

...e per quanto riguarda Red Bull e Alcool?
La Società Italiana di Farmacologia afferma che la Red Bull, oltre essere pericolosa per la salute in determinate condizioni, ancora più pericolosa è quando viene associata agli alcolici.
Così come per l'American Dietetic Association, l’uso della miscela energy drinks+alcool nasce dalla voglia, da parte di chi la consuma, di una bevanda che abbia gli effetti euforizzanti dell’alcool, ma che allo stesso tempo non stordisca. Gli energy drinks possono in effetti dare l’illusione di combattere efficacemente gli effetti sedativi dell’alcool, ma lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza sono solo attenuati e restano in agguato, poiché la concentrazione ematica di alcool non viene modificata. Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si può materializzare con il suo sgradevole corteo di sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, sonno. Infine la disidratazione, che è una condizione aggravata sia dalla caffeina che dall’alcool ed eventualmente anche dall’esercizio fisico praticato dai giovani in discoteca.

I pericoli presi in considerazione sono attualmente oggetto di discussione anche nella comunità scientifica e sono stati denunciati di recente in alcuni articoli apparsi in letteratura.
I rischi maggiori nel bere la Red Bull consistono nel fatto che:
  • negli energy drinks come la Red Bull viene sottostimata la pericolosità degli effetti dovuti all'eccessiva assunzione di caffeina (specialmente per chi non è abituato a consumare caffè o per chi invece assume nell'arco del giorno sia caffè che lattine di Red Bull);
  • la miscela energy drinks + alcool si sta diffondendo sempre di più;
  • quando viene associata ad alcolici, le persone non sviluppano la percezione degli effetti sgradevoli dell’alcool, tale da indurne l’assunzione di quantità eccessive e di conseguenza aumentare le probabilità di sviluppo di dipendenza da alcool (a partire dalla giovane età);
  • esiste la possibilità che le persone non abbiano una sufficiente percezione del loro stato di ebbrezza e che per questo possono essere responsabili di incidenti stradali.
Per tutti questi motivi, la Società Italiana di Farmacologia ha richiesto al Ministero della Salute di imporre che sia aggiunta sulle etichette di tutti gli energy drinks l'avvertenza che se ne sconsigli l’uso in soggetti cardiopatici ed ipertesi, e avverta sui rischi derivanti dall’associazione con alcool, proprio come succede in Gran Bretagna.


Fonti: Società Italiana di Farmacologia, Energy drink: una preoccupazione per i consumatori ed una proposta  per il Ministero della Salute", 2007.

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