“Nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia”

M. V. Montalbán


17 ottobre 2012

Barrette ai cereali...dietetiche? Si fa per dire!

Per valutare quanto sia ingannevole la pubblicità di questi prodotti, basta fare il confronto tra le etichette nutrizionali poste sulle confezioni dei cereali e dare una sbirciata agli ingredienti.
Sicuramente le barrette a base di cereali rappresentano uno spuntino pratico, da consumare facilmente per chi si trova fuori casa, in ufficio o a scuola. Ma dal punto di vista nutrizionale non rappresentano una scelta dietetica ideale.

Quali sono gli ingredienti delle barrette ai cereali?


Prendendo in considerazione una delle marche di cereali da colazione più conosciute - la Kellogg's - gli ingredienti principali delle barrette sono gli zuccheri aggiunti sotto forma di scrippo di glucosio, fruttosio, destrosio e gli zuccheri naturalmente presenti in cacao in polvere e cioccolato.
A dimostrazione di quanto detto, anche l'etichetta nutrizionale non mente: 100 grammi di prodotto apportano 415 kcal, sono presenti il 76% di carboidrati totali, di cui quasi la metà è rappresentata da zuccheri immediatamente assorbibili dall'organismo (37%), e la restante metà da amido.
La percentuale di grassi è del 9%. 

Paragonando le barrette ai cereali Kellogg's classici si possono trovare alcune differenze, anche se non particolarmente rilevanti: le calorie totali sono inferiori rispetto alle barrette "ideali per la linea", infatti 100 grammi di prodotto apportano 379 kcal. 
I carboidrati totali sono presenti al 76% come nel caso delle barrette, ma nei cereali classici solo un quarto è rappresentato da zuccheri. La rimanente percentuale apporta amido.
Infine, per quanto riguarda i grassi, i cereali classici ne apportano un quantitativo nettamente inferiore: 1,5 grammi.


Dal punto di vista qualitativo, le barrette pubblicizzate come prodotti indicati per coloro che vogliono perdere peso non sono ottimali perchè più ricche di grassi e di zuccheri velocemente assorbibili dall'organismo, che causano un immediato innalzo della glicemia - cioè un aumento improvviso di zuccheri nel sangue - seguito da un calo repentino.
Il brusco picco glicemico è dovuto all'assenza o alla ridotta percentuale di amidi che, al contrario, devono essere digeriti prima di poter essere assorbiti. Il processo di digestione fa sì che l'innalzamento della glicemia avvenga in maniera costante e graduale. Allo stesso tempo, la fase di digestione contribuisce nel mantenere lo stomaco "occupato", favorendo quindi il senso di sazietà.
 
Viene quindi da chiedersi per quale motivo le barrette di cereali vengano pubblicizzate come un prodotto ideale per chi vuole perdere peso.
Proprio perchè le barrette vengono fatte passare per prodotti "dietetici" è possibile che si cada in un errore comune: consumarne più del dovuto e pensare di potersi concedere uno spuntino "light" come questo senza correre il rischio di eccedere nell'introito calorico giornaliero.



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