In
molti associano alla parola “dieta” un significato negativo, che porta spesso a
pensare di dover iniziare un periodo di sacrifici e privazioni. In realtà
“dieta” deriva dal greco diaita e
significa “stile di vita” o “modo di vivere”. Il termine quindi sottolinea
l’importanza di una sana alimentazione quotidiana come base per prevenire le
innumerevoli patologie che caratterizzano la società occidentale: sovrappeso,
obesità, diabete, dislipidemie, ipertensione e malattie cardiovascolari.
Il modello alimentare più
sostenuto dalla ricerca scientifica in grado di proteggere la salute,
prevenendo le malattie cronico-degenerative, è la dieta mediterranea.
INRAN –
Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - 2009
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Non
a caso la dieta mediterranea è stata proclamata nel 2009 Patrimonio Immateriale
dell’Umanità dall’UNESCO. Il modello mediterraneo non riguarda semplicemente le
scelte a tavola, ma riunisce in sé un insieme di culture e tradizioni. Essa
promuove l'interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei
costumi e delle festività condivise da una data comunità e ha dato luogo a
canzoni, massime, racconti e leggende.
Alla base della piramide alimentare
mediterranea viene evidenziata l’importanza di uno stile di vita attivo tramite
lo svolgimento quotidiano di una regolare attività fisica. In primo piano viene
inoltre preso in considerazione un fattore importante, quello della convivialità
a tavola, unito al consumo di prodotti locali, di stagione, e di acqua, da bere a volontà durante
l’intero arco del giorno.
L’acqua è il componente principale del
corpo, che ne è costituito al 60% circa. Dovremmo essere in grado di assumere
1,5-2 litri di acqua al giorno per garantire al corpo un adeguato stato di
idratazione e il mantenimento di innumerevoli funzioni, tra cui la regolazione
della temperatura corporea, il trasporto dei nutrienti e il regolare transito
intestinale.
Quotidianamente la piramide sprona al
consumo di frutta, verdura e cereali, preferibilmente integrali, da inserire ai
pasti principali: colazione, pranzo e cena.
I cereali
(pasta, pane, riso, farro, orzo, patate, ecc) contengono carboidrati e per
questo motivo costituiscono la primaria fonte di energia necessaria
all’organismo per svolgere innumerevoli attività: funzionamento degli organi,
metabolismo cellulare, ma anche leggere, guidare, studiare, camminare e tutte
le altre attività del quotidiano. Per questo motivo non devono mai mancare a
partire dalla prima colazione, preferibilmente accompagnati da una tazza di
latte o un vasetto di yogurt.
Frutta
e verdura sono alimenti a basso
contenuto calorico ma con elevato potere saziante. Oltre a contenere sali
minerali, vitamine, antiossidanti e acqua, sono fonti di fibra alimentare –
insieme ai cereali integrali e ai legumi – una sostanza che mantiene o
ristabilisce la regolarità intestinale, aumenta il senso di sazietà e tiene
sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e glicemia, riducendo quindi
il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori al colon-retto.
Giornalmente dovrebbero essere consumate due porzioni di verdura e tre di
frutta.
Nel modello mediterraneo rientrano
anche due importanti alimenti: frutta
secca (noci, mandorle, nocciole, ecc) e olio extravergine d’oliva. Entrambi hanno un elevato contenuto
calorico, per cui è necessario non esagerare e fare attenzione ai quantitativi
assunti. Sono fonti rispettivamente di omega-3 e magnesio, di acidi grassi
monoinsaturi e vitamina E (quest’ultima potente antiossidante), che ne fanno dei
cibi ottimali dal punto di vista qualitativo e per questo motivo ne viene
consigliato il consumo quotidiano.
L’introito alimentare più moderato è
invece attribuito ai secondi piatti,
che devono essere adeguatamente distribuiti nell’arco della settimana e
consumati rispettando le porzioni consigliate dai dietisti. Dovrebbero essere
privilegiati legumi, pesce, formaggi e uova, tutte fonti di proteine, da cui
derivano gli amminoacidi, essenziali per i muscoli e per la produzione di
importanti sostanze come ormoni ed enzimi.
La nostra società è caratterizzata da
un eccessivo consumo di carni e salumi, sia per quanto riguarda la dimensione
della porzione, che la frequenza di consumo. Per questo motivo sono alimenti
che sono stati posizionati all’apice della piramide, insieme ai dolci, il cui consumo come fine pasto
non dovrebbe essere superiore a 1-2 volte a settimana.
La piramide pone l’attenzione anche
sul vino, specialmente il vino rosso,
che fa tradizionalmente parte della cucina mediterranea. Chi non è abituato a
bere vino non deve iniziare a farlo solo perché contiene antiossidanti,
presenti anche in frutta, verdura e legumi. Al contrario, chi ha l’abitudine di
consumarlo dovrebbe invece bere vino sempre durante i pasti e non a stomaco
vuoto, rispettando i quantitativi di 2-3 bicchieri per l’uomo, 1-2 bicchieri
per la donna e un unico bicchiere al dì per l’anziano.
In conclusione, non esistono alimenti
buoni o cattivi, alimenti di cui abusare o di cui privarsi. Tutto sta nella
quantità e nella qualità dei cibi consumati. Il concetto fondamentale alla base
della piramide alimentare della dieta mediterranea è la varietà: diversificare gli alimenti e moderare i nostri comportamenti
a tavola, privilegiando frutta, verdura, cereali e riducendo alimenti ricchi di
grassi, è la regola fondamentale per seguire i principi di una sana
alimentazione.
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