“Nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia”

M. V. Montalbán


2 aprile 2012

I pesci grassi sono da evitare? Tutt'altro. E' bene preferirli.

Non ci sono dubbi su questo. I pesci grassi apportano benefici alla salute.
Quelli comunemente conosciuti più ricchi in grassi sono i pesci azzurri: sgombro, sardine, acciughe fresche e salmone fresco, seguiti da pesce spada, aringa fresca e trota.

Perchè preferirli rispetto ad altri?
Perchè i grassi contenuti da queste varietà di pesce sono i cosiddetti "grassi buoni", ovvero gli omega-3, che si trovano anche nell'olio di semi di lino, nell'olio di soia, così come nelle noci e nei semi.

In cosa consiste l'importanza dei "grassi buoni"?
Gli omega-3 sono in grado di prevenire l'aggregazione piastrinica che può ostruire le arterie.
Riducono il rischio di formazioni di placche di colesterolo cattivo (LDL) nei vasi sanguigni, prevenendo quindi le malattie cardiovascolari.
Mantengono elastiche le pareti delle arterie, riducono i livelli di trigliceridi e più lievemente anche quelli di pressione arteriosa.

Si può sostituire il pesce con integratori di omega-3?
I più comuni integratori di omega-3 sono quelli a base di olio di pesce. 
Non possono essere considerati come sostitutivi del pesce. Ingoiare una capsula di integratori inoltre non annulla gli effetti di una dieta ricca di "grassi cattivi", come acidi grassi saturi e colesterolo.
Sicuramente è una buona abitudine alimentare quella di consumare pesce per 2-3 volte a settimana, variando sempre i tipi di pesce consumati, privilegiando i prodotti freschi ed evitando quelli affumicati, in scatola e sotto sale.

Nessun commento:

Posta un commento