La noce moscata è il seme del frutto di alberi sempreverdi - conosciuti come Myristica Fragrans - originari della foresta pluviale delle Isole Molucche, in Indonesia.
E' stata diffusa in Europa a partire dal 1500, divenendo talmente ricercata e apprezzata che fu presto motivo di aspre ostilità tra le potenze occidentali che tentarono di aggiudicarsene il monopolio.
Proprietà...
In quantitativi superiori a 5 grammi, la noce moscata può comportare una serie di effetti collaterali, la cui gravità varia in base alla sensibilità individuale, all'età e al sesso.
Il seme può provocare nausea, vomito, febbre fino a disturbi pischici come allucinazioni visive, dovute alla presenza nella noce di due sostanze chimicamente simili alle anfetamine che portano ad effetti sovrapponibili a quelli causati dall'LSD. Per questo motivo nel '900 veniva definita lo "stupefacente dei poveri".
La noce ha però anche effetti positivi sull'organismo: stimola l'appetito, ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie e carminative - in grado cioè di promuovere l'espulsione di gas dallo stomaco e dall'intestino. E' conosciuta anche come potente afrodisiaco.
L'olio estratto dalla noce moscata è efficace, per uso esterno, contro dolori nevralgici e reumatici.
Usi in cucina...
Viene impiegata in
cucina come spezia per aromatizzare diversi piatti. E' infatti
caratterizzata da un aroma pungente, in particolar modo quando la noce
moscata viene acquistata intera, da grattugiare al momento del suo
utilizzo.
In cucina viene utilizzata come ingrediente per dolci,
creme e budini, per secondi piatti, contorni di verdure e anche nella
preparazione di alcune bevande alcoliche, come vin brulé e punch.
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